Roma, 29 nov. (AdnKronos) – “Nessuno scivolone”. Gian Marco Centinaio, capogruppo Lega Nord al Senato, difende a ‘6 su Radio 1’ le dichiarazioni con cui ieri il segretario del Carroccio Matteo Salvini aveva chiesto al Parlamento maggiore attenzione per una ‘buona vita’ piuttosto che per una ‘buona morte’, riferendosi alla legge sul biotestamento.
“E’ un ragionamento in base all’andamento di questa legislatura – dice Centinaio – Se non si fanno politiche per la famiglia, per gli italiani sotto la soglia di povertà, per rilanciare il mercato del lavoro, visto che mancano pochi giorni alla fine di questa legislatura forse si poteva fare qualcosa per chi dovrebbe rilanciare il Paese”.
“Su questa legge abbiamo presentato una serie di emendamenti per quella che noi consideriamo a tutti gli effetti un’eutanasia legale, un’eutanasia di Stato – conclude il capogruppo della Lega – Siamo d’accordo che non debba esserci accanimento terapeutico nel momento in cui la scienza dice che non ci sono possibilità di far guarire il paziente, siamo però dell’idea che non si possa far morire un italiano di fame e di sete, anche se l’italiano che ce lo chiede”.