Home Nazionale Bitcoin: Mersch, non è valuta, va bene solo per Stati falliti

Bitcoin: Mersch, non è valuta, va bene solo per Stati falliti

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Roma, 30 nov, (AdnKronos) – Quella di valute virtuali come il Bitcoin “senza emittenti identificabili” è una “presunta innovazione” che si muove in un contesto di mercato dal “carattere speculativo”. É il duro attacco lanciato da Yves Mersch, membro del Consiglio direttivo della Bce, in un discorso in Banca d’Italia. Il banchiere lussemburghese ha ricordato “il notevole incremento del valore di alcune valute virtuali, che partivano da livelli modesti” invitando a “non perdere di vista che il loro utilizzo come attività di regolamento è marginale e il loro grado complessivo di accettazione fra gli utenti quale mezzo di pagamento è trascurabile”.
Queste valute virtuali, ha aggiunto Mersch, “essendo appunto per definizione virtuali, non rappresentano un credito nei confronti di un’emittente e non si qualificano formalmente come valuta”.
“Il loro potere di acquisto – ha ammonito – è soggetto ad ampie oscillazioni e dipende esclusivamente dall’attività di mercato degli speculatori. Resta da vedere se queste valute virtuali possano essere considerate strumenti alternativi di pagamento per i consumatori, eccetto in casi estremi come negli Stati falliti”. Il loro futuro – ha concluso – dipende anche dalla capacità di valute con i Bitcoin “di competere con le soluzioni che gli operatori sapranno sviluppare nel più sicuro ed efficiente mercato europeo dei pagamenti al dettaglio”.