Home Nazionale Brexit: BorsadelCredito.it, per l’Italia potrebbe essere un’occasione

Brexit: BorsadelCredito.it, per l’Italia potrebbe essere un’occasione

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Milano, 29 mar. – (AdnKronos) – Tra chi ha paura della Brexit non figura il marketplace lending che, anzi, potrebbe averne molto da guadagnare. Soprattutto quello extrabritannico, tra le cui fila figura BorsadelCredito.it. E’ quanto afferma in un’analisi BorsadelCredito. Oggi Theresa May aprirà formalmente il processo che porterà la Gran Bretagna fuori dall’Unione. Un processo che durerà due anni e alla fine del quale i rapporti tra britannici ed europei saranno ridefiniti: non si sa ancora se con un canale privilegiato riguardo alla circolazione di merci e persone, seguendo il modello norvegese, o se Londra dovrà confrontarsi con l’Ue come un qualsiasi membro del Wto. “Il fatto epocale è -si legge nell’analisi proposta- che per la prima volta da quando esiste l’Europa, che ha appena festeggiato il suo sessantesimo compleanno, sarà invocato l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che regola l’uscita di uno Stato membro dall’Unione”.
Le conseguenze di questa decisione non sono prevedibili, ma qualcuno ha provato a quantificarle. Si tratta del Ceps, il think tank di Bruxelles dell’economista Daniel Gros, che ha elaborato uno studio per conto del Parlamento europeo giungendo alla conclusione che, mentre “per i 27 stati membri le perdite sono per lo più irrisorie, per il Regno Unito sono davvero importanti, dieci volte maggiori in percentuale sul PIL.” In particolare, lo 0,75% del Pil britannico sarà bruciato ogni anno dalla Brexit, contro la perdita di mezzo punto percentuale al massimo da qui al 2030 per i 27 dell’Ue.
“Le perdite saranno diverse a seconda del tipo di uscita, soft o hard: ma per l’Ue l’impatto si attesta tra lo 0,11% e lo 0,52% in dieci anni; contro un calo annuo tra l’1,31 e il 4,21% per il Regno Unito -si legge ancora nella nota di BorsadelCrdeito.it- che può toccare quota 7,5% se dalla City dovessero fuggire anche le multinazionali. Che, a partire dalle banche, avevano annunciato qualche intenzione alla fuga, proprio a ridosso del voto che aveva visto il Leave prevalere. Il rischio era stato paventato dal presidente della British Bankers’ Association Anthony Browne, che dalle colonne dell’Observer aveva minacciato il trasferimento del quartier generale di tutte le banche, partendo dalle più piccole fino a quelle più importanti, già da questi mesi”.