(AdnKronos) – Per quanto riguarda l’iniziativa francese guidata dal segretario di Stato all’Economia, Benjamin Griveaux, che a settembre scenderà in campo a Londra per cercare di convincere le grandi istituzioni finanziarie internazionali ad installarsi anche a Parigi, Morando non si sbilancia. Anche Milano, rileva il viceministro, “in una certa misura ha già fatto qualcosa subito dopo il referendum per la Brexit iniziando un confronto con i soggetti finanziari rilevanti presenti a Londra e per presentare il capoluogo lombardo, che è l’unica grande piazza finanziaria italiana con caratteristiche giuste”.
Ma per iniziative singole c’è ancora tempo. Attualmente, spiega Morando, “quello che si sta cercando di fare è anche molto subordinato al confronto con il Regno Unito da parte dell’Ue. Progettare senza sapere il contenuto del nuovo accordo tra le parti mi pare prematuro: non bisogna mettere il carro davanti ai buoi”. Per quanto riguarda invece l’Agenzia europea per il farmaco (Ema), rileva, “c’è un iniziativa in corso”.