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Call Center: Assocontact, serve proroga su comunicazioni servizi extra Ue

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Roma, 25 feb. (AdnKronos) – “Le norme sui call center extra Ue che scattano dal 2 marzo non presentano al momento, a pochi giorni dalla scadenza della legge, le necessarie indicazioni attuative ed esecutive al fine di chiarire criteri e modalità da seguire”. A evidenziarlo è Assocontact, l’associazione dei contact center in outsourcing aderente a Confindustria Digitale, che, preoccupata per la situazione di ritardo e confusione, chiede una proroga dei termini per l’invio delle comunicazioni previste dalla legge.
La legge di bilancio per il 2017 introduce una serie di misure relative allo svolgimento di attività di call center. Tra queste vi è l’obbligo, per gli operatori che decidono di localizzare la propria attività in paesi extra UE, di comunicarlo al Ministero del Lavoro ed all’ispettorato Nazionale del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, garante privacy nonché l’iscrizione al Registro degli operatori di Comunicazione (Roc) presso l’AGCom, almeno trenta giorni prima del trasferimento.
A pochi giorni dalla scadenza di legge, sottolinea Assocontact, non sono chiare tutte le informazioni e le modulistiche necessarie per l’invio delle comunicazioni previste, né tantomeno sono stati chiariti alcuni elementi interpretativi inerenti l’eventuale applicabilità di tali adempimenti da parte di aziende estere (UE ed extra UE) e le modalità di loro effettuazione.