Home Nazionale Carburanti: Spinaci (Up), chiudere impianti inefficienti e insicuri

Carburanti: Spinaci (Up), chiudere impianti inefficienti e insicuri

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Roma, 26 giu. (AdnKronos) – “Bisogna risolvere il nodo dell’inefficienza della rete carburanti in Italia”. A sostenerlo è il presidente di Unione Petrolifera, Claudio Spinaci, in occasione dell’Assemblea annuale di Up. Una rete, questa, che al primo gennaio 2017 conta 20.750 punti di vendita mentre ne basterebbero “14-15 mila”. La rete carburanti, spiega, “sconta da tempo pesanti problemi strutturali con un erogato medio che è meno della metà di quello europeo e una ridotta incidenza delle attività non oil. Il tutto in un contesto di prezzi, che a livello industriale, si mantengono ormai da tempo in linea con la media europea”.
Proprio per questo, aggiunge Spinaci, “occorre chiudere i punti di vendita inefficienti ed insicuri e modernizzare i rimanenti con lo sviluppo di attività collaterali, rimuovendo quello che, a nostro avviso, è il maggiore ostacolo esistente: il diffondersi di pratiche illegali che colpiscono il settore in varie forme, evasione di Iva o accise, contrabbando, furti di prodotto, e tengono in vita impianti altrimenti insostenibili”.
La lotta all’illegalità, sottolinea il presidente di Up, “deve continuare con impegno sempre crescente attraverso un processo di automazione dei controlli, una completa tracciabilità dei flussi di prodotto e la forte riduzione degli incassi in contanti”. Infatti, sostiene Spinaci, “si stima che il 10% dei volumi dei prodotti petroliferi consumati sono illegali per un danno erariale che potremmo quantificare in circa 2 miliardi di euro”. In Italia, osserva, “ci sono circa 5 mila impianti sotto i 350 mila litri di erogato quando la media è superiore a 1,3 milioni e quando a livello europeo la media è intorno ai 2-3 milioni. Questo significa che c’è qualcosa di illegale in alcuni impianti”.