Home Nazionale Caso Yara: giudici, Bossetti uccise perché respinto, Dna è sua firma/Adnkronos

Caso Yara: giudici, Bossetti uccise perché respinto, Dna è sua firma/Adnkronos

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Brescia, 16 ott. (AdnKronos) – Massimo Bossetti ha ucciso Yara Gambirasio perché respinto dopo un approccio di tipo sessuale e la traccia genetica dell’imputato trovata sul corpo della 13enne è la firma della sua colpevolezza. Con queste motivazioni i giudici d’appello hanno confermato la sentenza all’ergastolo emessa lo scorso 17 luglio e già sancita nel luglio 2016 in primo grado, per il delitto della giovane ginnasta di Brembate (Bergamo), scomparsa il 26 novembre 2010 e trovata dopo tre mesi di ricerche in un campo abbandonato di Chignolo d’Isola.
Nelle motivazioni, 376 pagine firmate dal presidente della corte Enrico Fischetti, si ripercorre la vicenda processuale e le lunghe indagini che in quattro anni hanno portato da Ignoto 1 all’imputato. Per i giudici, che escludono a una a una le piste alternative, il movente “può essere circoscritto nell’area delle avances sessuali respinte, della conseguente reazione dell’aggressore a tale rifiuto, unita al sicuro timore dello stesso di essere riconosciuto per aver commesso nei confronti della ragazza qualcosa di grave”.
Bossetti, la sera della scomparsa, si aggirava a bordo del suo furgone nelle vicinanze della palestra frequentata da Yara “in attesa di qualcuno”, le foto ritrovate nel suo pc mostrano “un interesse insistente e perdurante per le adolescenti”, mentre le lettere scritte a una detenuta evidenziano “pulsioni sessuali intense”. L’omicidio aggravato dalle sevizie e della crudeltà – “rivelatrici di un’indole malvagia, priva del più elementare senso di umana pietà” -, avviene in un periodo in cui il muratore di Mapello ha litigato con la moglie. Contro di lui ci sono indizi “gravi e concordanti”, ma soprattutto un Dna che è “la firma dell’omicidio della povera Yara”.

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