(AdnKronos) – Insomma, un’incontro di pura formalità per ribadire quello che anche stamattina Pier Luigi Bersani ha ripetuto in un’intervista radiofonica: “Ci vediamo il 5 marzo”. Con Fassino che prova a insistere fino all’ultimo facendo notare che il tema non è il dopo elezioni ma vincere le elezioni, “perche’ incontrarsi dopo per raccontarsi che abbiamo perso non mi pare una grande idea”.
Ma Mdp e Sinistra Italiana con Pippo Civati sono già proiettati sull’assemblea del 3 dicembre che vedrà la nascita del nuovo soggetto a sinistra. E già in quella data potrebbe esserci la discesa in campo di Pietro Grasso. “Su di lui -dicono i dempro- è in atto un pressing mostruoso perchè fa paura, perchè sanno che con Grasso leader, noi possiamo arrivare a una percentuale a due cifre”. Nè c’è stupore per l’assist dei ‘padri nobili’ al Pd. “Veltroni era schierato per il sì e Prodi, qualche giorno prima del referendum, dichiarò il Sì alle riforme di Renzi…”.
Domani, poi, nel giorno dell’incontro con Fassino l’aula della Camera dovrebbe rispedire in commissione la proposta di legge, presentata da Sinistra Italiana e Mdp, per il ripristino dell’art.18. Dice Giorgio Airaudo, relatore di minoranza e firmatario della pdl: “Il Pd è preoccupato e scappa. Il rinvio e il ritorno in commissione sono un modo per insabbiare” la legge.