Roma, 19 dic. (AdnKronos) – Il tempo stringe e la necessità è di chiudere entro la settimana, prima di Natale insomma. Al momento però non sono ancora sciolti del tutto i nodi sulla lista centrista che dovrebbe affiancare il Pd alle prossime elezioni. “Stiamo lavorando ma sono fiducioso”, dice Lorenzo Dellai tra i protagonisti del lavoro attorno alla lista. Anzi al progetto perchè, spiega il presidente Des, “il nostro non vuole essere solo un cartello elettorale o una zattera per qualche naufrago rimasto fuori dalle candidature, ma un progetto civico-popolare”.
Alla cosa stanno lavorando da un po’ Pier Ferdinando Casini, Dellai appunto, ex-Campo progressista come Bruno Tabacci, interessato anche il montiano Alberto Bombassei, e gli alfaniani con Beatrice Lorenzin ‘front woman’ in pectore della aggregazione. Una responsabilità che il ministro della Sanità è pronta ad assumere purchè “tutti tirino la caretta”. Arrivare al 3 per cento è impresa non da poco e Lorenzin fa sapere di non avere intenzione di “perdere 3 mesi per arrivare a sbattere”.
Il progetto ha un senso se va oltre Ap e se avrà un seguito anche dopo le elezioni. “Non siamo la quarta gamba” della coalizione Pd “e non lo saremo. Se devo fare una roba di cespugli, sto a casa con i miei figli, nè mi interessa mettere insieme ras territoriali”, ha detto oggi Lorenzin in tv. “Io -ha spiegato- sto cercando di mettere in campo qualcosa di diverso, in modo quindi da superare Alternativa popolare, andare oltre, allargarci. Insomma, realizzare un nuovo progetto, un nuovo soggetto politico che manterrà’ la stessa coalizione ma che sappia raccontare la straordinaria stagione di riforme”.