Home Nazionale Corruzione: Crocetta chiede dimissioni a Pistorio, ‘C’è un limite a tutto’

Corruzione: Crocetta chiede dimissioni a Pistorio, ‘C’è un limite a tutto’

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Palermo, 13 giu- (AdnKronos) – “C’è un limite a tutto, e adesso l’assessore Pistorio ha superato ogni limite. Ora basta. Se ne deve andare”. E’ rottura definitiva tra il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e il suo assessore alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio. Al centro della polemica le nuove intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta ‘Mare monstrum’ che a maggio aveva portato in carcere l’armtore Ettore Morace e ai domiciliari il deputato Girolamo Fazio. A fare arrabbiare Crocetta sono state le intercettazioni pubblicate nel pomeriggio dal sito ‘lasicilia.web’ in cui Pistorio parla con Morace del trasporto marittimo. “Onorevole assessore Pistorio – inizia la lettera inviata da Crocetta all’assessore in cui chiede le sue dimissioni- Spero che Lei potrà prendere atto che i fatti di oggi, pubblicati da “Lasicilia.web”, che la descrivono come un attivo corteggiatore – naturalmente politico, per carità!- dell’Onorevole Cuffaro, e non solo, vadano ben oltre le “conversazioni da caserma”, da lei classificate, per minimizzare pettegolezzi su miei comportamenti completamente inesistenti, che però hanno determinato mesi di intercettazioni nei miei confronti, colpevole di nulla, neppure di nutrire sentimenti nei confronti di un segreto innamorato, che in un paese civile rientrerebbe fra i diritti inviolabili di qualsiasi cittadino”. Nei giorni scorsi Crocetta e Pistorio avevano già avuto un battibecco a causa di una intercettazioni in cui Pistorio aveva espresso delle parole omofobe nei confronti di Crocetta. Ma con le scuse di Pistorio era tutto rientrato. Ora invece Crocetta non intende ‘perdonare’ Pistorio.
“Le nuove intercettazioni la descrivono come un attivo traditore politico del governo e della coalizione di cui fa parte. tale ruolo, non può rientrare fra quelli per i quali si possono accettare scuse – dice – Ritornando, però, con franchezza alle questioni relative a inesistenti problemi di cuore, vede, Assessore, nel rassicurarla rispetto al mio perdono cristiano – io non riesco ad odiare nessuno neppure quelli che mi vogliono uccidere – ritengo che sia necessario chiarire la natura di quelli che lei definisce “pettegolezzi da Caserma”. Quei pettegolezzi fanno rivoltare le caserme, ho fatto il servizio e non mi è mai capitato di sentire militari di qualsiasi grado esprimersi in quel modo nei confronti di rappresentanti delle istituzioni – sono, piuttosto, espressioni beone da osteria. Per carità libertà di pettegolezzo”.