Home Nazionale Costruzioni: Ance, in 2016 nuovo boom fatturato estero, +17,8% (3)

Costruzioni: Ance, in 2016 nuovo boom fatturato estero, +17,8% (3)

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(AdnKronos) – Nel 2016, i contratti di concessione delle imprese italiane sono complessivamente 21, per un valore complessivo di 37,5 miliardi di euro, dei quali 20,4 miliardi di loro diretta competenza. La quota predominante rimane ancora quella delle autostrade che rappresentano il 43% del totale dei contratti in essere. In netta crescita la realizzazione e gestione di ospedali.
C’è poi il capitolo degli aiuti pubblici allo sviluppo, tema, sottolinea l’Ance, oggi sempre più strategico alla luce, soprattutto, del problema dei flussi migratori incontrollati, per il quale gli Stati europei sono continuamente alla ricerca di soluzioni durature e sostenibili. Purtroppo l’Italia si trova all’ultimo posto nella graduatoria dei paesi europei donatori. Solo recentemente, infatti, il Governo italiano ha confermato la volontà di impegnarsi nell’attuare la nuova legge di cooperazione 125 del 2014 che prevede maggiori fondi da destinare ad aiuti pubblici allo sviluppo. Già oggi il livello di tali fondi è salito allo 0,27% del Pil, contro lo 0,14% del 2014 e secondo la tabella di marcia dovrebbe raggiungere lo 0,30% nel 2020.
Nel confronto europeo rimaniamo nel gruppo di coda, distanti dai nostri partner tedeschi da tempo sopra allo 0,40% per non parlare degli svedesi che dedicano l’1% del loro Pil agli aiuti allo sviluppo. Lunga è la strada per avvicinarci all’obbiettivo dello 0,7%, suggerito dall’ONU e promesso da quarant’anni da tutti i Governi del G20, Italia inclusa. Ma abbiamo almeno recuperato in credibilità annullando il precedente prolungato divario. Per l’Ance, “occorre, quindi, un disegno strategico europeo per investire in maniera unitaria nei paesi di origine dei flussi migratori”. Ed “estremamente importante il coinvolgimento delle imprese nella progettualità degli interventi di cooperazione e la realizzazione di grandi infrastrutture civili (dighe, strade, ferrovie, impianti elettrici) come strumento essenziale di uno sviluppo sostenibile e duraturo”.