Roma, 30 nov. (AdnKronos/ats) – Credit Suisse conferma gli obiettivi strategici per il 2018 che dovrebbe segnare la fine della sua ampia ristrutturazione. L’istituto bancario elvetico precisa inoltre le stime per il 2017 e annuncia i nuovi obiettivi per il biennio 2019-2020. La banca è fiduciosa di riuscire a raggiungere una base di costi inferiore a 17 miliardi di franchi nel 2018, ha ribadito oggi in occasione della giornata degli investitori. Per quanto riguarda gli obiettivi per l’anno corrente, i costi sono previsti intorno a 18 miliardi.
L’istituto elvetico annuncia inoltre di avere come obiettivo una base di costo totale compresa tra 16,5 e 17 miliardi di franchi per il periodo 2019-2020, a seconda delle condizioni di mercato. Per il biennio in questione il gruppo prevede inoltre di versare agli azionisti il 50% dell’utile netto, in particolare sotto forma di riacquisto di azioni proprie e dividendi straordinari.
Per l’esercizio 2017 Credit Suisse si attende risparmi per un totale di circa 4,1 miliardi di franchi. Per quanto concerne i risultati, l’utile prima delle imposte della Swiss Universal Bank (SUB) dovrebbe situarsi tra 1,8 e 1,9 miliardi di franchi. La divisione Wealth Management (IWM) dovrebbe generare tra 1,4 e 1,5 miliardi di franchi, rileva in una nota Credit Suisse. “La nostra strategia funziona”, afferma Tidjane Thiam, ceo del numero due bancario elvetico, citato nel comunicato, in merito alle grandi manovre iniziate nel 2015. Credit Suisse ritiene di aver compiuto progressi in emrito alle ambizioni di “essere un gestore patrimoniale di primo ordine, con solide capacità nel settore dell’investment banking”.