Home Nazionale Dazi: Crif Ratings, preoccupano ma troppo presto per valutare ricadute

Dazi: Crif Ratings, preoccupano ma troppo presto per valutare ricadute

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Roma, 2 apr. (AdnKronos) – L’introduzione di nuovi dazi annunciati dal presidente Usa Donald Trump “preoccupano” ma “è ancora troppo presto per valutarne le ricadute”. E’ l’indicazione che arriva da Crif Ratings, l’agenzia di rating del credito. Gli Usa minacciano un duro inasprimento dei dazi su una lunga lista di prodotti europei come ritorsione alla politica UE sui limiti di import di carne statunitense, una querelle vecchia tre decenni che nasce, ricorda Crif Ratings, dall’opposizione europea all’uso degli ormoni per la crescita e che ritorna periodicamente in ballo nei momenti di maggiore tensione commerciale tra le due sponde dell’Atlantico.
Al momento, sottolinea Crif Ratings, non è stata presa alcuna iniziativa ufficiale. Ma già nel dicembre 2016 l’amministrazione americana ha stilato una lista di prodotti su cui aprire consultazioni e audizioni con gli operatori economici per valutare la possibilità di inasprire i dazi doganali. La lista dei circa 90 prodotti in questione prende di mira soprattutto i prodotti agroalimentari e in particolare acque minerali, carni e derivati, ortaggi e conserve. Aggiungendo i motocicli di bassa e media cilindrata, anch’essi sotto osservazione, il valore dell’export italiano potenzialmente coinvolto si aggira attorno ai 600 milioni di euro.
Tuttavia, secondo Paolo Bono, associato presso Crif Ratings, “il reale perimetro dei prodotti su cui ci sarà un inasprimento dei dazi è ancora tutto da verificare. L’effettivo impatto sul sistema produttivo nazionale, e agroalimentare in particolare, potrà essere valutato solo se e quando alle dichiarazioni politiche faranno seguito delle azioni ufficiali”.