Milano, 31 mar. – (AdnKronos) – I dazi minacciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rischiano di pesare drammaticamente sulle esportazioni delle aziende dei prodotti del Made in Italy inseriti nella ‘lista nera’, fra cui le produttrici del prosciutto di Parma. L’unica soluzione è una risposta “unità, forte ed equilibrata” della Commissione europea, l’unica istituzione in Europa in grado di affrontare un negoziato “fermo ma aperto” con gli Usa.
È quanto afferma Carlo Galloni, presidente della Fratelli Galloni, azienda mono prodotto con sede a Langhirano, nel Parmense, specializzata da oltre 50 anni nella produzione di prosciutti crudi di Parma. L’azienda conta tre stabilimenti con una produzione complessiva di circa 300mila pezzi annui e 58 dipendenti. L’esportazione copre circa il 30% della produzione, con presenze importanti negli Stati Uniti, in Giappone, in Australia e in numerosi altri paesi.
“Siamo molto preoccupati -spiega Galloni all’Adnkronos- dazi del 100% sui nostri prodotti comporterebbero una drammatica riduzione delle vendite, fino al 70-80%”. Gli Stati Uniti sono il primo Paese di esportazione per la Fratelli Galloni con 8 milioni di dollari di vendite, che rappresentano quasi il 25% del fatturato complessivo. Ma, confida, “con una politica oculata abbiamo superato emergenze simili, come l’apertura del mercato nel 1989”.