Roma, 2 dic. (AdnKronos) – “Il lavoro quotidiano, impegnativo e silenzioso che svolgono le nostre famiglie quando diventano caregiver di un figlio, fratello, genitore disabile o non autosufficiente è davvero prezioso perché offre risposte dove il welfare pubblico non arriva, custodisce le relazioni e nel farlo lavora per la coesione sociale. Ma oggi più che mai, con il 23% delle persone ultrasessantacinquenni destinato a crescere di ben 10 punti percentuali nei prossimi trenta anni, è fondamentale non lasciare le famiglie da sole nel ruolo di cura ma prevedere sostegni, riconoscimenti, tutele”. Lo dichiara in una nota la Segretaria confederale della Cisl, Giovanna Ventura, con delega alle politiche sociali, alla vigilia della Giornata Internazionale della disabilità che si celebra domani.
“Dovremmo fermarci a ragionare – afferma Ventura – su quante sono le persone, soprattutto donne, che in questo anno hanno dovuto lasciare il lavoro per dedicarsi alla cura dei propri cari, non avendo ottenuto il part time o le flessibilità necessarie, o, peggio ancora, su quante donne sono state licenziate come nel caso di Marica dell’Ikea di Corsico. Tante resistono solo grazie ai permessi solidali ceduti dai colleghi, a permessi e flessibilità riconosciuti grazie alla contrattazione collettiva”.