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Doping: Cio delinea nuova Autorità indipendente sui test

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Pyeongchang, 16 mar. (AdnKronos Salute/Dpa) – Il Comitato olimpico internazionale (Cio), riunito a Pyeongchang, la località sudcoreana che ospiterà il prossimo anno i Giochi olimpici invernali, ha indicato 12 principi guida per una lotta ancor più decisa al doping, alla luce del recente scandalo emerso dal report McLaren sul ‘doping di Stato’ in Russia. Tra le novità c’è la creazione di una Autorità indipendente sui test (Ita) che, insieme con le federazioni sportive, svilupperà piani di test anti-doping. Ci sarà un “numero minimo di esami per ogni atleta che voglia partecipare a Mondiali o ai Giochi olimpici. Questo numero dovrà essere trasparente” e chi non avrà raggiunto un livello minimo di esami non potrà partecipare a Mondiali e Olimpiadi.
Il board dell’Ita sarà composto da autorità pubbliche, rappresentanti espressioni dei movimenti olimpici, della Wada e degli atleti. Il progetto del Cio prevede inoltre che chi risulterà positivo ai controlli antidoping verrà giudicato in primo grado e non in appello come accade oggi dal Tribunale arbitrale dello Sport. La proposta di riforma della Wada include anche l’elezione di un presidente e un vice presidente neutrali, senza funzioni in alcuna organizzazione sportiva o di governo. I candidati dovranno essere concordati da entrambi gli stakeholders, proposta già avanzata dal Movimento olimpico nell’ottobre del 2016.
Ci sarà inoltre un rafforzamento del ruolo della Wada, sottolineando il ruolo di unicità in tema: legislativo con particolare attenzione al World Anti-Doping Code, inclusa la lista delle sostanze proibite e la standardizzazione delle procedure antidoping; accreditamento dei laboratori antidoping; monitoraggio della conformità inclusa la verifica di tutti i firmatari del codice; ricerca antidoping; prevenzione. La Wada dovrà inoltre essere egualmente indipendente da organi sportivi e da interessi nazionali per evitare un danno alla credibilità del sistema antidoping. Tale posizione eviterà discussioni tra le organizzazioni antidoping nazionali, Nado, ed eventuali ricorsi all’International Federations contro le decisioni dei vari Nado.