Home Nazionale Dossier dei Verdi su caldo, incendi e siccità: in fumo 125mila ettari

Dossier dei Verdi su caldo, incendi e siccità: in fumo 125mila ettari

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Roma, 1 set. (AdnKronos) – “I dati conclusivi che questi tre mesi estivi hanno lasciato sul campo sono realmente drammatici. Partendo dalle temperature, che hanno visti picchi storici, come quello di Roma, che con i 31,1°C di media in agosto è il mese più caldo degli ultimi 40 anni, o Milano (26,3°C), Napoli (27,5°C), Palermo (27,5°C), Bari (27,1°C) e Bologna (27,1°C) tutte città le cui medie sono state le seconde più alte da 40 anni a questa parte”. Così il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, presentando il dossier dei Verdi ‘Caldo, Incendi e Siccità, un’estate da ricordare’.
“Anche il settore degli incendi ha visto il dato record degli incendi in Italia pari a 124.735 ha dall’inizio dell’anno, è come se tutta la superficie di Roma Capitale fosse andata a fuoco – spiega – con danni finora pari a 2 miliardi e mezzo di euro tra valore del patrimonio andato a fuoco, costo degli spegnimenti e costo per il ripristino della situazione”.
“Queste ondate di calore hanno causato il 70% di piogge in meno rispetto alla media, in alcune città italiane non si è visto un solo goccio di pioggia durante tutta l’estate – prosegue Bonelli – Qui la parte da leone l’ha fatta la rete idrica italiana colabrodo con la folle cifra di quasi 9 miliardi di acqua dispersa al giorno, 100mila per secondo”.
“Come primo impegno urgente – spiega l’ecologista – noi Verdi chiediamo al ministro dell’ambiente di esercitare i poteri sostitutivi per sospendere l’attività venatoria su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’art.8 comma 4 legge 5 giugno 2003 n.131 e del secondo comma dell’art.120 della Costituzione. La richiesta trova giustificazione nella situazione di grave emergenza ambientale che si è creata in Italia a causa della prolungata situazione di siccità e della distruzione di importanti aree naturali e boschive per un totale di oltre 130mila ettari”.
“Un altro atto urgente – conclude – la rettifica immediata della Riforma Madia che ha messo in stand-by 7000 forestali, che precedentemente erano preposti come Dos, ovvero i direttori operativi degli spegnimenti: coloro che sono in grado di coordinare i lavori in caso di emergenza. Compito che non è stato riassegnato a nessuno, con gravi ripercussioni sugli spegnimenti”.