Milano, 27 giu. (AdnKronos) – Copyright, dati e fiscalità: questi i “tre pilastri” sui quali devono essere tenuti sempre accesi i fari di tutti gli operatori dell’editoria digitale secondo Maurizio Costa, presidente di Fieg. In occasione della presentazione a Milano del ‘Libro Bianco sulla Comunicazione Digitale’, Costa evidenzia che “sono tre i pilastri sui quali noi dobbiamo, come editori, accendere i fari e arrivare a delle proposte”: copyright, dati, privacy. Il primo è il copyright, ovvero “il fatto che vengono utilizzati in maniera impropria contenuti che sono prodotti da altri. Questi contenuti – sottolinea – vanno fatti pagare”.
In secondo luogo, “dall’utilizzo improprio di contenuti deriva un bacino di dati e conoscenza dei clienti che, al di là dei risvolti di privacy, determinano anche un utilizzo improprio di chi naviga e frequenta i siti editoriali. Da questo punto di vista il tema della trasparenza e delle regole credo siano fondamentali”.
Terzo e ultimo tema, quello della fiscalità. “Nel mercato italiano c’è un convitato di pietra che fattura una cifra stimata del 25%, qualcosa che si avvicina ai 2,5 miliardi, e dunque si trova in una condizione di privilegio e concorrenza sleale che va risolta” conclude Costa, evidenziando che ” oggi sono maturi i tempi. Si ritiene che ci sia una finestra di 6-9 mesi per aprire un dialogo in questo senso”.