Palermo, 30 nov. (AdnKronos) – “Gli impresentabili sono una supercazzola che si autoriproduce”. Non usa mezzi termini il deputato dell’Udc Cateno De Luca per commentare con l’Adnkronos le prime conclusioni dei lavori della Commissione parlamentare Antimafia sulle liste dei candidati alle elezioni siciliane. Ieri, la presidente Rosy Bindi ha annunciato che solo sei candidati rientrano fra quelli che non si sarebbero dovuti presentare: di questi solo uno è incandidabile per la legge Severino, gli altri cinque per il codice di autoregolamentazione della Commissione. I nomi sono stati secretati perché, ha spiegato la presidente, “gli accertamenti non sono definitivi né sappiamo se scatterà sospensione in base alla Severino”.
Le rilevazioni della Commissione riguardano i fatti al 16 ottobre, lasciano quindi fuori i provvedimenti giudiziari che, dopo il voto, hanno portato agli arresti domiciliari, poi revocati dal gip di Messina, il deputato De Luca. “Chiunque abbia un procedimento penale in corso, sia anche per un semaforo rosso, sarebbe impresentabile? Smettiamola – sottolinea il deputato – Io sono rispettoso delle regole, se ci sono. La categoria degli impresentabili però è stata definita prima che ci fossero le regole”. Il deputato dell’Udc è favorevole a una legge sul tema. “Finalmente dalla Bindi una cosa giusta” afferma e aggiunge: “La mia unica condanna è stata per le spese pazze all’Ars e anche lì solo perché non c’erano regole che definivano cosa si potesse fare e cosa no”.