(AdnKronos) – In una breve nota Ubs, che tra l’altro conferma la raccomandazione a Buy e il prezzo obiettivo a 17 euro, sottolinea come il percorso di ristrutturazione e i risultati raggiunti da Descalzi negli ultimi tre anni parlino a favore di una riconferma. In particolare il broker mette positivamente l’accento sulla trasformazione del gruppo verso una ‘fully integrated oil company’ e l’adozione del modello ‘dual exploration’.
“Negli ultimi tre anni -sottolineano gli analisti di Ubs- abbiamo osservato un’accelerazione del focus di Eni nell’Exploration & Production con l’adozione di un modello basato sull’esplorazione e sulla rapida monetizzazione grazie alla combinazione di cessioni e rapidi sviluppi delle risorse scoperte”. Ma non solo. Gli analisti della banca d’affari evidenziano anche i miglioramenti legati alla semplificazione della struttura dell’azienda e la vendita delle attività non core del gruppo (cessioni Galp, Snam ad esempio).
Comunque, rileva Ubs, a gennaio 2017 il titolo Eni ha pagato lo scotto dell’incertezza sulla rinomina del Ceo Claudio Descalzi dopo che aveva registrato eccellenti performance a dicembre 2016. “Attribuiamo la performance meno buona del titolo alle incertezze legate alla riconferma di Descalzi ma da un altro lato anche alla previsione di una flessione del Capex, dall’esito del referendum in Italia, dalla cessioni di quote in Zohr”, il maxigiacimento scoperto in Egitto. “L’eventuale riconferma di Descalzi, il ritorno alla profittabilità con i risultati del quarto trimestre 2016, il nuovo piano strategico e la conferma della cessione di una quota in Mozambico potrebbe avere ripercussioni positive sul titolo”.