Treviso, 22 set. (AdnKronos) – “A noi spiace che Sappada se ne stia andando. Io tifo perché i sappadini restino veneti però come voi sapete noi abbiamo dato l’ok a tutte le richieste di secessione dei comuni veneti. Faccio solo notare che al di là delle belle favole sull’identità e sulla storia, i comuni che se ne vogliono andare a Trento, a Bolzano o in Friuli Venezia Giulia, non ce n’è uno che voglia andare in Lombardia o in Emilia-Romagna. Questo la dice lunga sulle motivazioni. Anche questo è segno dei tempi, se non hai l’autonomia te la vai a cercare, lo dimostra la Catalogna”. A sottolinearlo è il governatore del veneto, Luca Zaia all’indomani del voto del Senato che ha dato il via libera alla migrazione del Comune di Sappada (Bl) dal Veneto al Friuli Venezia Giulia.
“Questi comuni, se avessero avuto un Veneto autonomo, non avrebbero mai pensato di andare da altre parti. Noi dobbiamo fare il Veneto autonomo, non accadrà? Allora accadrà che tutti se ne andranno, il Veneto se ne andrà e Bolzano avrà lo sbocco sul mare”, avverte Zaia.
Zaia dice quindi di non essere preoccupato dal voto di ieri: “Non mi preoccupa questo, perché ormai il processo autonomista è innescato,, dopo Sappada ci sarà Santo Stefano di Cadore, ci sarà Lamon, fino a Portogruaro, Venezia, Treviso, e ce ne andremo tutti, se questo è l’obbiettivo. La verità è che questo governo ha iniziato un processo e lo deve anche concludere. C’è qualcuno che discute che se la pratica resta a cavallo tra due legislature comunque avrà efficacia, a me non interessa niente. Hai iniziato politicamente questo percorso? Lo porti alla Camera e lo concludi politicamente, non avveleni il pozzo per quelli che arrivano dopo”, avverte.