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Farmaci: Vella (Aifa), in Italia solo 0,1% contraffatto

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Roma, 16 giu. (AdnKronos Salute) – “In Italia ci sono pochissimi casi di contraffazione dei farmaci. C’è un mercato nero di pillole per la disfunzione erettile perché non sono passate dal Servizio sanitario nazionale. E ancora di più per i farmaci utilizzati per il doping come ad esempio gli anabolizzanti. In percentuale però siamo sotto lo 0,1%”. Ad affermarlo Stefano Vella, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), a margine del summit internazionale organizzato da Ehfcn (European Healthcare Fraud & Cirruption Network) a Roma, per una lotta comune a difesa del ‘sistema sanitario europeo’.
“La lotta alla frode farmaceutica in Italia funziona da tanti anni” ha osservato Vella, sottolineando che la contraffazione nel nostro Paese “è molto bassa perché i farmaci sono tracciati e abbiamo un sistema sanitario nazionale, che permette a tutti l’accesso ai medicinali essenziali”. Il problema della contraffazione “è invece gigantesco nel Sud del mondo – ha aggiunto – dove riguarda il 20-30% dei farmaci. Se vai in farmacia in qualche Paese del Sud spesso compri un farmaco che non è buono, con gravi problemi anche di salute per chi lo assume”.
“Noi cerchiamo di fare training per gli operatori sanitari e anche per le autorità regolatorie – ha evidenziato il presidente di Aifa – però il problema è che i contraffattori sono astutissimi e ci vogliono determinate tecniche, che noi abbiamo per esempio all’Istituto superiore di sanità. Ci voglio macchine speciali, chimici straordinari per capire se un farmaco è contraffatto o no. Non basta guardare soltanto la scatola, che a volte è fatta bene”, ha concluso.