Home Nazionale Fisco: Manageritalia, su detrazioni a ‘ricchi’ troppe false verità

Fisco: Manageritalia, su detrazioni a ‘ricchi’ troppe false verità

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Roma, 9 feb. (Adnkronos/Labitalia) – “Nel 2015 le detrazioni d’imposta spettanti ai lavoratori dipendenti sono state pari a 37,3 miliardi di euro. Il 99,7% di questo importo (37,2 miliardi) è stato assorbito dalle prime cinque detrazioni d’imposta che sono: redditi da lavoro (pari a 22,3 miliardi di euro); carichi di famiglia (9 miliardi); erogazioni liberali (3,1 miliardi); ristrutturazioni edilizie e interventi antisismici (2,1 miliardi); risparmio energetico (0,7 miliardi). Di questi 37,2 miliardi di euro il 50,6% è andato ai redditi sino a 20mila euro, il 41% a quelli tra 20 e 40mila euro. A chi sta sopra i 60mila euro è andato solo il 3%”. Così Manageritalia riassume i risultati di una ricerca commissionata a Nicola Quirino, docente di Finanza pubblica all’Università Luiss e all’Accademia della Guardia di Finanza, sulle detrazioni fiscali.
Una ricerca commissionata da Manageritalia perchè “conscia delle situazioni di disagio che riguardano tantissimi italiani, ma anche del facile e ricorrente vizio di accanirsi sui supposti ‘ricchi’ con false verità”.
L’associazione dei dirigenti si riferisce ai “risultati di una ricerca Cisl”, secondo cui “l’attuale sistema di detrazioni fiscali favorisce i contribuenti e le famiglie a reddito medio o alto: tra i 70 e i 75mila euro”, riporta Manageritalia. Dall’analisi commissionata a Quirino, invece, “esce una smentita, una contro verità che è la realtà dei fatti”, afferma la nota Manageritalia.
Nel dettaglio, spiega Manageritalia, “il 99% dell’importo complessivo delle detrazioni per redditi da lavoro, che si riducono drasticamente all’aumentare del reddito, spetta ai redditi fino a 40mila euro”. Per Manageritalia, “il 93% (8,3 degli 8,4 miliardi totali) delle detrazioni per carichi di famiglia spetta a chi ha redditi fino a 40mila euro, chi ha redditi sotto i 20mila euro prende il 44% (4miliardi)”. “Naturale poi – prosegue – che percentualmente giovani e donne ne fruiscano meno, ma qui il reddito non c’entra nulla, centrano la fase del ciclo di vita, la situazione lavorativa ecc. Anzi, potremmo dire che tante famiglie sopra i 40mila euro di reddito, per nulla ricche, che devono mantenere, ancor più nell’Italia di oggi, giovani e anziani, sono escluse”.
Insomma, “le detrazioni sopra considerate che, insieme a quelle per spese sanitarie, che pesano ormai pochissimo, sono più direttamente legate a un discorso di redistribuzione della ricchezza, confermano e rafforzano la loro effettiva destinazione alle fasce più basse di reddito (sotto i 40mila euro)”, sostiene l’associazione dei dirigenti e manager, sottolinea.
Crescenti all’aumentare del reddito risultano invece le detrazioni per erogazioni liberali (Onlus, enti di ricerca, organizzazioni di volontariato, istituzioni religiose e culturali, Ong, popolazioni colpite da calamità naturali ecc.) e per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico (ma di queste ultime circa il 60% va ai redditi fino a 40mila euro).
“Confutata quindi questa post verità e rimessa al centro la verità, resta il fatto che il Paese non può continuare a vivere di ‘invidia’, pauperismo ed evasione dai veri problemi. Il modo per ridare slancio all’economia e quindi all’occupazione e ai redditi dei troppi italiani che soffrono, spesso anche quelli considerati a torto ‘ricchi’, è un altro. Favorire lo sviluppo, e qui i sindacati hanno veramente tanto da dire e dare, e combattere la corruzione, che falsa la concorrenza e tarpa le ali alle aziende sane, e l’evasione, che pone un problema serio in termini di legalità, mancate entrate dello Stato e analisi sulla ricchezza che, visti i dati falsi su cui si ragiona, lasciano il tempo che trovano”, conclude Manageritalia.
Manageritalia è la Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato e rappresenta dal 1945 a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato e dal 2003 associa anche a quadri e professional.
Oggi Manageritalia associa oltre 35.000 manager: 23.000 dirigenti in attività che lavorano in 9.000 aziende, oltre a 7.000 dirigenti pensionati, 2.000 quadri e 3.000 professional. La Federazione è presente sul territorio nazionale con 13 Associazioni che offrono una completo sistema di servizi.