Roma, 22 mar. (AdnKronos) – Gli Stati più avanzati non chiudano gli occhi davanti alle guerre, alle persecuzioni, alle violenze, alle situazioni di estrema povertà. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, a capo del Consiglio delle Conferenze episcopali europee, in un’ intervista all’AdnKronos, lancia un appello ai potenti del mondo che, il 26 e il 27 maggio prossimi, si riuniranno a Taormina per il vertice del G7.
Il presidente deli Vescovi riflette sul dramma dei migranti: “Chi ha più risorse da tutti i punti di vista non può più chiudere gli occhi. I grandi flussi migratori, inarrestabili da ogni direzione, devono essere un segnale da prendere con molta serietà perché i popoli, gli stati più avanzati non possono assolutamente chiudere gli occhi o dare elemosine qua e là, ma affrontare questo fenomeno molto serio”.
“Sullo sfondo – denuncia il porporato – ci sono guerre, persecuzioni, violenze, carestie, fame. Una situazione che grida vendetta al cospetto di Dio. Quindi, chi ha di più in tutti i sensi deve prendere queste situazioni sulle proprie spalle e insieme dare risposte non parziali o solamente immediate tanto per dire ‘abbiamo fatto’. La situazione va assunta in tutta la sua portata come in una famiglia, dove ognuno affronta le situazioni di disagio per il meglio”.