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G7: corsa contro il tempo per riaprire l’unica libreria di Taormina

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Palermo, 7 apr. (AdnKronos) – Corsa contro il tempo a Taormina per la riapertura dell’unica libreria prima del G7, che vedrà nella cittadina turistica i grandi della Terra e le loro consorti. Dopo lo sfratto della ‘Libreria Bucolo’, che nello scorso autunno ha dovuto chiudere i battenti, sarà Palazzo Ciampoli, edificio storico di proprietà della Regione siciliana, gioiello dell’architettura gotico-catalana di proprietà del demanio regionale che domina l’omonima scalinata affacciata sul corso principale di Taormina, ad ospitare il negozio gestito da Antonella Ferrara, ideatrice e Presidente di Taobuk. A dare l’annuncio del trasferimento della libreria nella nuova sede di Palazzo Ciampoli era stato, durante gli Stati generali del Turismo, a Taormina, l’assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia Carlo Vermglio.
“Abbiamo voluto dare continuità e rinnovato slancio ad un’attività che non può considerarsi un mero esercizio commerciale, ma una vera e propria officina culturale, e perciò in grado di garantire risultati eccellenti in un luogo che rappresenta un brand mondiale di cultura e turismo”, aveva detto Vermiglio. La nuova collocazione consentirà la ripresa dell’attività della storica libreria, l’unica nel raggio di 60 chilometri, avviata e gestita da Santina Bucolo e dalla figlia Antonella Ferrara fin dal 1998, e chiusa nell’ottobre scorso per l’impossibilità di fare fronte all’oneroso canone di locazione.
“Puntiamo in particolare – aveva sottolineato Vermiglio- sullo scambio orizzontale tra la programmazione di Palazzo Ciampoli e l’apporto che la Libreria Bucolo ha dimostrato di saper fornire. Questa sinergia sarà fondamentale per creare un efficiente centro di aggregazione culturale, in grado di attuare tutta una serie di iniziative che verranno prodotte di concerto: bookshop in occasione delle mostre, sala di lettura, reading, incontri con grandi autori, riservando specifica attenzione al periodo invernale, in un’ottica di efficace destagionalizzazione”.