Palermo, 2 mar. (AdnKronos) – “Un’occasione perduta”. Rischia di essere questo per Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, il G7, in programma a Taormina (Messina) il 26 e 27 maggio. Da tempo l’associazione ambientalista esprime perplessità, rilanciando le preoccupazioni che nelle scorse settimane erano state espresse anche dal presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone. Il timore è che in nome dell’urgenza e dei tempi stretti si deroghi alle regole previste dal Codice degli appalti. “Speriamo non ci siano speculazioni – dice all’AdnKronos il numero uno di Legambiente Sicilia -, ma con gli interventi all’ultimo minuto il rischio di corruzione e infiltrazioni è dietro l’angolo”.
Per Zanna la scelta della perla dello Ionio per ospitare il summit dei grandi della terra è “un’ottima notizia” ma “si è perso troppo tempo”. In sostanza, è la tesi del presidente di Legambiente Sicilia, “se dopo l’annuncio dell’ex premier Renzi fosse scattata la fase operativa ci sarebbero stati i tempi tecnici per agire correttamente”. Ora, invece, a poco meno di tre mesi dal grande evento “occorre correre, facendo le cose in emergenza con i rischi che questo comporta”. Ecco perché le preoccupazioni espresse già nei giorni scorsi “permangono e, forse, si amplificano”.