Home Nazionale Giustizia: quella civile sempre più cara, Danovi, futuro é la conciliazione/Adnkronos

Giustizia: quella civile sempre più cara, Danovi, futuro é la conciliazione/Adnkronos

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Milano, 2 apr. – (AdnKronos) – Per accedere alla giustizia civile in Italia si paga sempre di più. Normativa dopo normativa, il contenzioso civile sta diventando una questione ‘di tasche’ che in molti casi porta a desistere le parti dal portare avanti le proprie ragioni, almeno una volta superato il primo grado. Le ragioni che, in generale, determinano il legislatore ad inserire leggi che diventano presto veri e propri ‘filtri’ sono note: l’insostenibile durata dei procedimenti civili e soprattutto i numeri troppo alti dei ricorsi che ha portato nel tempo il bel Paese a guadagnarsi l’immagine di uno stato eccessivamente litigioso.
La situazione, dati alla mano, sta migliorando e l’Italia é passata, come riportano gli studi e le statistiche elaborate dal ministero della Giustizia, da circa 2,4 milioni di nuove iscrizioni nel 2010 a circa 1,6 milioni del 2014, riposizionando così il Paese con la media europea.
Un risultato che é frutto di diverse concause ma sul quale ha influito, in una logica che si concentra solo sullo smaltimento dei numeri, anche misure come il contributo unificato raddoppiato in vigore da qualche anno e, ora, il disegno di legge delega al governo per accrescere l’efficienza della giustizia civile, che tra l’altro attribuisce competenze molto più ampie alle ‘sezioni specializzate in materia di impresa’, che diventerebbero sezioni ‘per l’impresa e il mercato’. Ma la soluzione al problema a livello generale, dice il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano all’Adnkronos, andrebbe piuttosto cercata in “forme di conciliazione, raggiunte attraverso la competenza e l’apporto tecnico degli avvocati”.