Home Nazionale Giustizia: Regione Veneto finanzia assegnazione lavoratori socialmente utili a uffici finanziari

Giustizia: Regione Veneto finanzia assegnazione lavoratori socialmente utili a uffici finanziari

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Venezia, 19 set. (AdnKronos) – Di fronte alla cronica carenza di personale negli uffici giudiziari del Veneto, la Regione finanzia l’utilizzo di lavoratori disoccupati o in mobilità, che usufruiscono del trattamento straordinario di integrazione salariale. Su proposta dell’assessore al lavoro, Elena Donanzzan la Giunta regionale ha attivato la filiera ‘istituzionale’ Regione-Province-Città metropolitana per un progetto ‘di squadra’ che consentirà agli uffici giudiziari del Veneto di poter impegnare 160-165 lavoratori, per un orario compreso entro le 20 ore settimanali.
Si tratta di una operazione a costo zero per i 16 uffici giudiziari presenti in Veneto, in quanto i lavoratori in questione beneficiano già degli ammortizzatori sociali e previdenziali erogati dall’Inps. La Regione si fa carico degli oneri assicurativi (equivalenti a circa 10 euro al mese per ogni lavoratore) erogando un contributo di 20 mila euro a Province e città metropolitana che provvedono all’assegnazione del personale nelle attività socialmente utili. I lavoratori socialmente utili, formalmente in carico alle Province, possono così usufruire delle coperture assicurative forfettarie pagate per i dipendenti delle Province e della Città metropolitana.
“La Regione Veneto sta aiutando da tempo il lavoro dei tribunali – ricorda l’assessore al lavoro – Utilizzando il Fondo Sociale Europeo la Regione ha attivato un finanziamento di oltre 3 milioni di euro nella programmazione 2014-2020 per elaborare un piano di riorganizzazione e di miglioramento dell’efficienza della Giustizia civile e migliorare i servizi offerti a cittadini e imprese dagli uffici giudiziari del Veneto. Ora, sostenendo progetti di pubblica utilità negli uffici giudiziari, valorizziamo le competenze di lavoratori espulsi o sospesi da altre attività lavorative e diamo una mano alla ‘macchina’ della giustizia. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma rappresenta un ulteriore aiuto concreto, nello spirito di una leale collaborazione istituzionale, per sostenere il funzionamento degli uffici giudiziari e risolvere alcune criticità di organico”.