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Ieg, completato rinnovo contratti integrativi aziendali

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Rimini, 13 lug. (Labitalia) – Welfare aziendale, ferie solidali, smart working, comitati paritetici sono al centro dei rinnovi contrattuali di secondo livello per Italian Exhibition Group Spa, nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che oggi, con la firma del nuovo contratto integrativo aziendale per la location vicentina, completa l’operazione articolata su tutte le sue sedi: Rimini (dove si trovano l’headquarter e il Palacongressi), Vicenza, Milano e Torino.
“Sono molti gli elementi innovativi di questo sistema di accordi di secondo livello, in particolare per quel che attiene il concetto di ‘work life balance’ – spiega il vicedirettore generale di Ieg, Carlo Costa, che con il suo Staff Hr ha condotto le trattative – a partire da un orario di lavoro estremamente flessibile, necessario a un’azienda che presenta picchi di lavoro in occasione degli eventi e molto apprezzata anche dai lavoratori, che riescono a conciliare vita-lavoro al meglio: di fatto in tutte le sedi di Ieg non ci saranno più orari di lavoro fissi, ma i lavoratori si organizzeranno con i loro responsabili per far sì che le ore contrattualmente previste siano lavorate quando è più necessario”.
“In questo contesto organizzativo, troveranno spazio – annuncia – progetti di sperimentazione di smart working, perché non per tutti i lavori è sempre necessaria la presenza fisica in azienda. Particolare attenzione è stata posta nel cogliere le grandi opportunità offerte dai sistemi di welfare aziendale, con un indiscussi vantaggi fiscali per i lavoratori, e che possono ulteriormente ampliare le modalità di costruzione di previdenza integrativa, tema al quale azienda e organizzazioni sindacali hanno ritenuto di dedicare particolare attenzione per salvaguardare il futuro dei lavoratori più giovani”.
“E’ stato introdotto l’istituto già disciplinato dal Jobs Act, delle ferie e riposi solidali, tramite il quale – spiega – i lavoratori, su base volontaria e anonima, potranno cedere parte delle loro ferie a colleghi che necessitino di assistere il coniuge, i figli minori o genitori anziani. Il sistema incentivante è stato rimodulato per comprendere, oltre a un sistema di incentivazione collettivo sui risultati aziendali, anche un sistema di obiettivi individuali per tutti i lavoratori (di qualsiasi reparto e inquadramento) affinché tutti si sentano direttamente coinvolti nella costruzione dei risultati di Ieg”.
“Un tavolo tecnico, denominato Commissione paritetica, manterrà un dialogo costante tra azienda e lavoratori per la ricerca della miglior efficienza ed organizzazione”, aggiunge.
“Si tratta – dice il presidente di Ieg, Lorenzo Cagnoni – di un autentico esempio di innovazione e modernità nel panorama fieristico nazionale e di un risultato caratterizzato dalla credibilità del progetto Italian Exhibition Group e da quella delle parti, azienda e organizzazioni sindacali; credibilità costruita, sia nella storia di Rimini sia di Vicenza, investendo per anni in relazioni industriali corrette, trasparenti e rispettose delle controparti, anche nei momenti di confronto più duro”.
Per il Direttore Generale di Ieg, Corrado Facco, “Italian Exhibition Group, che esiste da appena otto mesi e deve amalgamare aziende con storie, tradizioni e valori diversi, si è data come priorità l’armonizzazione degli istituti contrattuali e l’uniformità degli stili di vita lavorativa aziendale per tutti i collaboratori”.
“Un segnale – rimarca – molto forte di cambiamento: si abbandonano i modelli ‘Rimini’ e ‘Vicenza’ proiettandosi nel modello Ieg. Non ci può infatti essere vera integrazione se lavoratori e colleghi che svolgono le analoghe funzioni, accedono a sistemi di regolamentazione molto diversi, perché si favorirebbe quella identificazione in sotto-comunità territoriali che è contraria all’idea di azienda diffusa a cui si ispira l’organizzazione della nostra Società”.
Anche nelle modalità di finanziamento di questo rinnovo contrattuale sono riscontrabili innovazioni: Italian Exhibition Group Spa ha investito nuove risorse in questo progetto sia direttamente sia ‘coinvolgendo’ lo Stato attraverso l’utilizzo dei sistemi di defiscalizzazione promossi dalla legge di stabilità e dai decreti legge, di cui si è cercato di cogliere i benefici. Anche i lavoratori hanno partecipato in misura importante, rinunciando a vecchi istituti contrattuali e accettando di modificare quelli esistenti in prospettiva di un maggior sviluppo per il futuro.