Home Nazionale Il concorso ‘Donna Sport’ alla IV edizione, premiate le atlete più brave a scuola

Il concorso ‘Donna Sport’ alla IV edizione, premiate le atlete più brave a scuola

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Milano, 21 feb. (AdnKronos) – Vincono a scuola e in gara, sono giovani e brillanti ma sanno già assumersi responsabilità. Le trionfatrici della quarta edizione di Donna Sport, il concorso ideato dal Gruppo Bracco per sostenere e valorizzare lo sport femminile abbinato ai meriti scolastici, si chiamano Loredana Spera, 21 anni di Barletta nel Tiro con l’arco, Ayomide Folorunso, 20 anni di Fidenza (PR) nell’Atletica leggera (vincitrici ex aequo), Martina Rabbolini 18 anni di Villa Cortese (MI) nel Nuoto Paralimpico, Teresa Isotta 17 anni di Armeno (NO) nel Canottaggio e Beatrice Malagodi 21 anni di Roma nel Judo.
Dal 2011 ad oggi, 1.000 le atlete candidate, in prevalenza tra i 16 e i 17 anni. Solo nel 2016 in rappresentanza di 80 province (soprattutto Perugia, Torino, Pisa, Varese, Roma e Milano) e 41 discipline sportive. Tra le più praticate: l’atletica (32%) seguita a distanza da canottaggio, calcio, pattinaggio a rotelle, tennis, nuoto, pallacanestro, ma compaiono anche ping pong, taekwondo, tiro con l’arco, hockey subacqueo.
Al concorso quest’anno si sono iscritte 330 ragazze che praticano una disciplina sportiva a livello agonistico fra quelle federate in ambito Coni, e che nell’anno scolastico 2014-2015 hanno frequentato una classe del secondo ciclo di istruzione ottenendo una votazione finale pari o superiore alla media del 7 su 10. Nella sezione Paratlete si sono iscritte le giovani federate in ambito CIP – Comitato Paralimpico Italiano.
“Affinché uomini e donne vengano messi nelle stesse condizioni di lavorare e praticare sport, riconoscendo loro uguali diritti, è necessario l’impegno di tutti. Così come insieme dobbiamo garantire facile accesso allo sport ai giovani con disabilità perché nessuno resti indietro e perché le difficoltà di ognuno non si traducano mai in esclusione, emarginazione, isolamento”, dice il Ministro Luca Lotti nel suo messaggio di saluto. “Sappiamo bene che l’educazione ai valori sani nasce e cresce nelle aule di scuola, nelle palestre e nei campi da gioco, se restano luoghi positivi di aggregazione, senza barriere”.