(AdnKronos) – Il punto, secondo Calenda, è che “cresce la divaricazione tra il mondo delle imprese che ce la fa e il mondo di quelle che rimangono indietro: oggi la battaglia per lo sviluppo è la battaglia per l’impresa e per il lavoro perché è questo che si fa in un’economia di mercato per creare sviluppo, il resto è finto. Non si può inventare un reddito che non risponda a questo”.
Questo messaggio “è facile farlo uscire a Milano, a Roma è un po’ più complicato”.
Oggi si tendono a dare per scontati l’industria e gli investimenti, ma “oggi le aziende si muovono e possono anche andarsene. Vanno tenute con cura e gestite come qualcosa di prezioso. Bisogna dare loro una mano perché sono risorse scarse, sopratutto dopo che abbiamo perso il 20 per cento di base manifatturiera. Oggi da qui mi sento più tranquillo a dirlo, guardando la storia di un’impresa che è un esempio”, dice, riferendosi a Marie Tecnimont.