Home Nazionale Industria 4.0: formazione e tutele, serve un ‘ambiente’ protettivo (3)

Industria 4.0: formazione e tutele, serve un ‘ambiente’ protettivo (3)

0

(AdnKronos) – Il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva, che è stato dedicato alle molte vittime del terrorismo per causa del lavoro (da Rossa a Taliercio, da Tarantelli a D’Antona, Biagi e molti altri), spiega ancora Sacconi, si configura quindi “come una piattaforma sulla quale le diverse forze politiche potranno appoggiare le loro specifiche proposte senza che da queste derivino i conflitti politici e sociali del più remoto e più recente passato”. Tra le sfide da affrontare, illustrate nel rapporto, ci sono quelle legate alle nuove tecniche protettive (diritto alla formazione e alla disconnessione) e alle prestazioni ambigue su piattaforma digitale (diritto alla continuità di reddito, all’equo compenso, all’assicurazione previdenziale).
Ma non solo. Ci sono da affrontare le sfide che riguardano “i nuovi metodi e contenuti pedagogici” ma anche quella rappresentata dalla costituzione di “una rete nazionale dei servizi pubblici, privati e privato-sociali per l’occupabilità”. Inoltre, serve anche sostenere la domanda di formazione con borse di studio e prestiti d’onore per i giovani, deducibilità delle spese per autonomi, assegno di ricollocamento per disoccupati, fondi interprofessionali per lavoratori, credito d’imposta per imprese e un piano nazionale di alfabetizzazione digitale.
Infine, rileva Sacconi, servono “meno legge e pù contratti”, perché, “la legge deve essere limitata a norme inderogabili sui diritti fondamentali. Non si può rincorrere tutti i cambiamenti veloci”: serve puntare sui contratti collettivi che rappresentano “l’ombrello per sicurezza dei lavoratori”. Infatti, rileva Sacconi, “tocca alla legge garantire diritti fondamentali come l’equo compenso del lavoro, tanto dipendente quanto indipendente, o il diritto alla disconnessione. Istituzioni e parti sociali hanno il dovere di offrire opportunità affinché ciascuna persona si faccia ‘solida nella dimensione liquida’ del nuovo mercato del lavoro”.