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Internet: Carrai, io non c’entro con articolo Nyt su fake news

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Roma, 27 nov. (AdnKronos) – “Non esiste. Ecco, questo è un esempio di fake news”. Così Marco Carrai, amico di vecchia data di Matteo Renzi, smentisce in un’intervista al ‘Corsera’ di essere dietro l’articolo del New York Times che, partendo da un report di Andrea Stroppa, esperto di cybersicurezza e collaboratore dell segretario dem, segnala il rischio che le elezioni vengano inquinate dalle fake news.
A chi gli domanda se sia stata la sua società di sorveglianza informatica a girare il report al Nyt, “lo escludo nel modo più totale – risponde secco Carrai – Stroppa lo conosco e per un periodo ha collaborato con una mia società. Chiunque può andare al registro delle Camere di commercio e vedere che non ho mai avuto società con lui”. Secondo Carrai, c’è un’emergenza fake news “in Italia e nel mondo. Un tempo l’informazione era verticale, garantita da una auctoritas e divulgata solo dai quotidiani”, oggi “grazie ai social, l’informazione è diventata orizzontale: si autoalimenta e per i follower diventa vero solo ciò che è virale”.
I rischi sono di “manipolazione dell’informazione, diffusione di notizie false tese a creare confusione e ad alimentare la rabbia sociale. Prenda l’esempio dei vaccini o della foto del funerale di Riina”. Carrai rivela poi: “stiamo lavorando con uno scienziato di fama internazionale alla creazione di un ‘algoritmo verità’, che tramite artificial intelligence riesca a capire se una notizia è falsa. L’altra idea è creare una piattaforma di natural language processing che analizzi le fonti giornalistiche e gli articoli correlandoli”.