Home Nazionale It: a Milano esperti a confronto sulla ‘digital revolution’ (3)

It: a Milano esperti a confronto sulla ‘digital revolution’ (3)

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(AdnKronos) – “I nostri sistemi biologici – ha spiegato Giuseppe Testa – si stanno gradualmente sviluppando all’interno di mondi paralleli multipli, spinti dalla convergenza di due flussi di innovazioni: la digitalizzazione delle forme viventi e delle nostre forme di conoscenza e socialità. Gli strumenti biotecnologici a disposizione consentono di studiare i fenomeni biologici sempre più come integrazioni di dati digitali e forme di vita digitalizzate”. Ma se di possibili preoccupazioni e rischi è giusto parlare, è necessario anche esaminare tutti i numerosi aspetti positivi ai quali si va incontro.
Per il futuro prossimo, “la tendenza generale è chiara – ha spiegato Alberto Sangiovanni-Vincentelli – Internet delle cose, realtà virtuale e dispositivi connessi saranno così pervasivi da modificare alla radice la società e l’ambiente in cui viviamo. La nostra società sarà più intelligente, le città diventeranno smart cities, le auto saranno self driving, le case saranno smart homes”.
La rivoluzione digitale ha “modificato così profondamente ogni settore economico, produttivo e sociale che è difficile oggi immaginare la nostra quotidianità senza i benefici dell’innovazione tecnologica – ha dichiarato Cristina Messa, rettore dell’università di Milano-Bicocca – dagli smartphone sempre più intuitivi alla precisione della diagnostica per immagini, dall’efficacia della tracciabilità alimentare alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale”. Il “nostro ateneo è sensibile e attento allo sviluppo della conoscenza legata alla data science e, in particolare, alle sperimentazioni e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ai nostri studenti e ricercatori. Dalla necessità di affrontare le nuove sfide e potenzialità digitali nasce quindi l’incontro di oggi, dove Istituzioni e Aziende dal profilo internazionale si confrontano per comprendere e seguire le innovazioni da cui dipenderà non solo il futuro dei saperi, ma di noi tutti”.