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L.elettorale: Parisi, no voto anticipato, prima legge stabilità

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Milano, 25 mag. (AdnKronos) – Il paese si deve dotare di una buona legge elettorale, votare la legge di Bilancio e solo dopo, terzo passaggio, andare al voto. Ne è convinto Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia, che all’Adnkronos spiega come questo sia un “percorso ordinato” che consente il “passaggio dalla seconda alla terza repubblica”. Parisi si trova d’accordo con il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, circa la tempistica del voto, dopo la legge di bilancio appunto, ma non sulla sistema elettorale che deve essere a suo avviso “proporzionale” (mentre Calenda sostiene quello maggioritario) che introduca, come nel sistema tedesco la “sfiducia costruttiva”.
“In Germania – spiega – se il Parlamento vota la sfiducia al Governo, deve avere una alternativa, altrimenti si sciolgono le Camere e si va al voto. Una cosa è avere rappresentanza. Stabilità e governabilita arrivano poi con un Parlamento responsabile. Nel nostro paese col sistema maggioritario, che piace a Confindustria, hanno cambiato casacca 360 parlamentari soltanto in questa legislatura, perché non c’è più la responsabilità del singolo parlamentare rispetto al Parlamento e quindi si dà spazio a ricatti, interessi. Il Parlamento va responsabilizzato”.
Sempre tornando all’esempio tedesco, “in Germania quando finiscono le elezioni, Spd e Cdu stanno insieme tre mesi, decidono un programma che poi si attua e non viene in mente a nessun parlamentare di fare sgambetti. Si lavora su quel programma perché è stato concordato da quelle forze politiche che hanno preso i voti del popolo. Punto”.