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Lavoro: Furlan, niente shopping domenica di Pasqua

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Roma, 2 apr. (AdnKronos) – Lo sciopero all’outlet di Serravalle Scrivia nel giorno di Pasqua e’ il “simbolo di una battaglia contro lo snaturamento del lavoro” e contro la “liberalizzazione selvaggia degli orari commerciali voluta nel 2011 dal governo Monti. A Pasqua e in giorni come ‪il Primo maggio‬ o Natale non andate a comprare, non è indispensabile fare shopping”. E’ l’appello che giunge dal segretario generale della Cisl Annamaria Furlan in una intervista oggi al quotidiano cattolico ‘Avvenire’.
“L’anno scorso abbiamo già fatto due giornate di sciopero, perché la situazione è diventata insopportabile in tutta la grande distribuzione e in particolare nei centri commerciali”, ricorda Furlan. “Il caso Serravalle, con la decisione di tenere aperto anche nel giorno di Pasqua è inaccettabile, ed è la punta di un iceberg di un regime commerciale che impone l’apertura in tutte le domeniche e festività e condiziona malamente la vita dei lavoratori. Voglio sottolineare che la stessa proprietà dell’outlet che in Italia pretende di tenere sempre aperto, in altri Paesi come Francia e Germania si guarda bene dal proporlo”, aggiunge la leader della Cisl.
“Mi colpisce che in un periodo di crisi si possa pensare che tenendo aperto il giorno di Pasqua si possa consumare di più. L’unico modo per favorire i consumi è aumentare gli stipendi, non stare aperti notte giorno e festivi”, puntualizza Furlan. Negli Paesi a noi vicini si cresce di più e c’è molto più rispetto del lavoro e dei lavoratori di quanto non avvenga nel nostro Paese. Alla radice di questo problema c’è una concezione sbagliata del rapporto tra l’economia, il lavoro e la persona”.