Home Nazionale Libri: ‘Ci sono io’, quando un padre ritrova se stesso (2)

Libri: ‘Ci sono io’, quando un padre ritrova se stesso (2)

0

(AdnKronos) – Il libro è un dialogo di pura fantasia fra un non-padre e un non-figlio. “Chiamate questo percorso come volete: una lettera, una gita, un viaggio. Un rapimento – come spiega la scrittrice Alessia Franco – Insomma, l’incontro tra un uomo (gay, dalla vita che racconta, ma questo non è decisivo) e un bambino, che vive in una comunità dopo essere stato sottratto a un presente con un nonno violento e una madre prostituta, un presente di pidocchi, pelle piagata ed escrementi di topo”. “Dove vanno, l’uomo e il bambino? Nemmeno questo si sa, e nemmeno questo è importante. Il percorso, e quindi il libro, è scandito da tempi diversi: c’è la calma assolata, assorta di un giro in auto, senza fretta, e quella del racconto più volte costruito insieme. E c’è la frenesia del quasi-padre di lasciare una testimonianza al bambino (se stesso? Un figlio ritrovato?) prima che sia troppo tardi. Troppo tardi per cosa? Un presagio aleggia per tutto in racconto, finché non si rapprende”, dice Alessia Franco.
I minori in attesa di adozione o di affido nelle comunità italiane sono 26.000. Tra loro, fino a quattro anni fa c’era anche Marco, che ha vissuto in istituto fino a 16 anni, finché non è entrato nello stato di famiglia di Alessandro Savona. Marco oggi è ventenne, è diplomato, ha trovato un lavoro e convive ancora con Savona e il suo compagno. Per lui, nessun altro genitore affidatario si era fatto avanti per sei lunghi anni, e il ragazzo era “parcheggiato” in casa famiglia senza nessuna prospettiva. E al costo, per lo Stato, di circa 2500 euro al mese. “Anche perché è facile, per le coppie, desiderare di avere con sé un bambino molto piccolo, ma quelli che hanno superato i 5 o 6 anni in genere non li vuole nessuno – spiega l’autore – Senza contare che esistono anche discriminazioni di nazionalità, sesso e colore della pelle. Poi, per fortuna, il centro affidi di Palermo ha ritenuto idonea questa coppia gay e Marco ha iniziato a vivere fuori dalla comunità alloggio”.