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Lighting Europe, Massimiliano Guzzini rieletto nell’executive board

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Roma, 4 mag. (Labitalia) – Massimiliano Guzzini, direttore business innovation di iGuzzini, e presidente di Assil (Associazione nazionale produttori illuminazione), è stato rieletto per il prossimo biennio nell’executive board di Lighting Europe, la più importante associazione europea del settore. “La conferma di questo incarico, con validità fino alla primavera 2019, consentirà ad Assil di rafforzare ulteriormente -si legge in una nota- il ruolo dell’industria italiana nello scenario dell’illuminazione europeo e di esercitare un ruolo sempre più rilevante nella definizione delle normative in ambito di sicurezza e performance, grazie alle elevate competenze e alla profonda conoscenza di un mercato in costante evoluzione”.
“La riconferma della nomina nell’executive board di Lighting Europe -ha affermato Massimiliano Guzzini- è un onore e un impegno nei confronti di tutta l’industria dell’illuminazione italiana: come Assil intendiamo porre sempre maggiore rilevanza alle istanze italiane in Europa, partecipando attivamente alla definizione delle normative di sicurezza e performance nazionali ed europee e alla loro difesa e armonizzazione, che tengano conto della continua evoluzione tecnologica e della necessità di rafforzare le relazioni con istituzioni e associazioni”.
“Parallelamente -ha aggiunto- ci concentreremo sempre di più sul mercato, sui trend e sui temi dell’innovazione, intesa come il motore per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese, e sul delicato tema della market surveillance, che attualmente vede le aziende italiane ed europee fortemente penalizzate nei confronti dei competitor extra europei, a causa di una situazione di asimmetria competitiva. Basta dire che mentre per poter esportare in America è necessario il marchio UL, così come per entrare in Cina è necessario il marchio CCC, per entrare in Europa è sufficiente un’autocertificazione. In assenza di controlli adeguati alle frontiere, questo si traduce in minore sicurezza per il consumatore e perdita di competitività per le aziende italiane ed europee che fanno qualità e portano innovazione”.