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M5S: amministrative Palermo, oggi la ‘graticola’ per decidere candidato sindaco

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Palermo, 9 gen. (AdnKronos) – Tutto pronto al cinema De Seta dei Cantieri culturali della Zisa di Palermo dove questa sera, a partire dalle 20, gli aspiranti candidati a sindaco del M5S di Palermo si sottoporranno alla ‘graticola’, davanti a un folto pubblico, per farsi eleggere. Sul palco Giulia Argiroffi , Giancarlo Caparrotta, Franca Tiziana Di Pasquale e Ugo Salvatore Forello. Asente, invece, suo malgrado, Igor Gelarda, il poliziotto segretario del sindacato Consap che non ha avuto l’ok dalla Questura. La comunicazione ufficiale ai candidati è arrivata solo pochi giorni fa e pubblicata nel blog di Beppe Grillo. “Lo scorso 28 dicembre 524 iscritti certificati residenti a Palermo – si leggeva nel Blog – hanno espresso 2.233 preferenze. I cinque più votati sono risultati, in ordine alfabetico: Giulia Argiroffi , Giancarlo Caparrotta, Franca Tiziana Di Pasquale, Salvatore Forello e Igor Gelarda. Questi cinque accedono alla votazione finale per la scelta del candidato sindaco. La successiva votazione per la scelta definitiva del candidato sindaco avverrà nelle prossime settimane. Tutti gli iscritti del MoVimento 5 Stelle a Palermo sono invitati a partecipare”. Ma il cinema De Seta sarà aperto a tutti, non solo agli iscritti al M5S.
“Quello di Gelarda a Palermo è il primo caso di un esponente delle forze dell’ordine al quale viene impedito di partecipare alla graticola del M5s, che è un fatto interno del Movimento. La legge prevede che l’aspettativa venga richiesta dopo l’accettazione della candidatura, ma qui siamo a una fase preliminare”, lamenta il senatore del M5S Michele Guarrusso. per il ‘portavoce’ pentastellato “è ingiusto che chi serve il nostro paese non possa partecipare alla vita della propria città. Avevamo chiesto – prosegue – al Questore se Gelarda potesse partecipare al confronto, ma il diniego è avvenuto in base alla legge dell’81”. E annuncia: “Verificheremo se l’interpretazione è conforme al dettato costituzionale, perché limita il diritto all’elettorato passivo di alcune categorie di lavoratori, come gli esponenti delle forze dell’ordine”.