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M5S: candidati Palermo contro Nuti, no lezioni di etica da chi non parla coi pm

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Palermo, 14 gen. (AdnKronos) – “Non intendo prendere lezioni di etica da chi, davanti un magistrato della Repubblica italiana, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ogni comportamento contrario o di disturbo palese alle scelte democratiche della rete prese dallo scorso 28 dicembre ad oggi, a mio parere risulta semplicemente lesivo dell’immagine del Movimento stesso”. A parlare è Danilo Maniscalco, componente del nuovo meetup del M5S di Palermo e tra i primi 40 votati per la candidatura al Consiglio comunale di Palermo, che replica così, a muso duro, al deputato Riccardo Nuti, sospeso dal M5S perché indagato per le firme false di Palermo, e che oggi su Twitter e Facebook ha criticato le comunarie e la ‘graticole’ in cui si sono presentati i candidati a sindaco di Palermo. Nuti ha definito le ‘graticole’ una “presa in giro” e ha parlato di “riempilista” riferendosi alle donne. A poche ore di distanza arrivano le risposte degli attivisti che si sono candidati alle comunarie rientrando nella lista dei primi quaranta.
“Trovo ingeneroso definire “una presa in giro” la “graticola” del M5S. Chi l’ha fatto ha mancato di rispetto agli attivisti, ai candidati e ai nostri portavoce regionali. La trasparenza del Movimento in Sicilia non può essere messa in dubbio da un suo stesso aderente e risulta difficile oggi accettare insinuazioni così gravi proprio da un portavoce attualmente sospeso”, aggiunge un altro candidato, Marco Santi Tedesco.