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M5S: Giulivi, ennesima porcata mia estromissione da candidatura Palermo

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Palermo, 13 feb. (AdnKronos) – Non c’è pace per il M5S di Palermo. Dopo il post al vetriolo pubblicato oggi dal deputato Riccardo Nuti, che ha ufficialmente sconfessato il candidato a sindaco grillino di Palermo, Ugo Forello, ora c’è lo sfogo di Mauro Giulivi, fidanzato della deputata Chiara Di Benedetto, che lamenta di essere stato ingiustamente estromesso dalla lista dei quaranta candidati al Consiglio comunale di Palermo. Giulivi usa anche parole dure per spiegare la sua esclusione e parla di “porcata” e di “campagna elettorale lontana dai principi del M5S”. Il giovane ormai ex aspirante candidato Giulivi racconta quanto accaduto su Facebook in un post in cui pubblica anche le mail inviate allo staff del M5S. “Giorno 7 Febbraio 2017 alle ore 16.18, lo staff di Beppe Grillo mi ha inviato una mail per invitarmi a firmare il ‘Codice di comportamento per i candidati ed eletti del MoVimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di Palermo 2017’ – si sfoga Giulivi – In pratica si chiedeva, con un preavviso di 2 ore e 30 minuti, di recarmi presso una fantomatica sede e firmare un documento, mai letto prima, indispensabile per confermare la mia candidatura. Dal momento che ho ‘sfortunatamente’ un lavoro, non ho potuto né leggere, né recarmi in via Scrofani entro le ore 20”.
“Alle ore 23:.07 ho quindi inviato la seguente mail allo staff: ‘Visto l’esiguo preavviso non ho avuto la possibilità di recarmi presso la sede (di cosa) di via Scrofani. Vi chiedo, se possibile, di potere visionare anticipatamente il ‘Codice di comportamento’ in modo da potere avere il tempo utile per leggerlo e decidere o meno se recarmi presso il luogo da voi indicato per sottoscrivere tale documento”.
“Dopo aver inviato la mail, mi sono accorto che l’attuale candidato sindaco del M5S, l’avvocato Ugo Forello, mi aveva estromesso dai canali interni di comunicazione, già alle ore 21.03 – dice ancora Giulivi – In pratica, dopo appena un’ora dalla scadenza dei termini per firmare l’importantissimo codice di comportamento, ero già stato scaricato dal “candidato sindaco”. L’esclusione mi è stata anche conferma da un’agenzia di stampa, uscita nella stessa serata, con i nomi dei 40 candidati tra i quali “curiosamente” non figurava il mio”.