Roma, 7 apr. (AdnKronos) – “Perché non è stato chiesto a Casaleggio jr di spiegare per filo e per segno quali sono i rapporti tra l’azienda che è a tutti gli effetti proprietaria del partito di Grillo e cosa c’entra questo con la democrazia?”. Lo scrive su Facebook Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera.
“Non credo – continua – che da casa abbiano ben compreso quale sia la natura delle relazioni tra la piattaforma Rousseau, gli iscritti, le proposte dal basso e la selezione della classe dirigente. E non basta dire: sceglie la Rete, lo dice la Rete. Abbiamo ben visto come e quanto poco la Rete conti quando il capo dice No: basti citare l’ultimo caso della candidata sindaca di Genova, Marika Cassimatis, votata dagli iscritti e poi messa al bando da Grillo, per non parlare di Pizzarotti o Favia. Più che democrazia, a me questa pare una grande presa in giro, con un comico capo supremo del partito digitale e giudice al di sopra di ogni regola. Così come c’è qualcosa che non torna sulla scenografia messa a punto per il debutto del giovane Casaleggio, uno che parla come un Tom Tom e svicola (con il nulla osta dei giornalisti) da tutte le questioni che riguardano il presente”.
“Lo show che abbiamo visto ieri sera in tv è un misero tentativo comunicativo di sostituire il vecchio Grillo, un triste comico in declino, con il giovane Casaleggio, che abbiamo visto poco in azione ma che per ora appare lontanissimo da quei ragazzi che in giro per l’Italia fanno forza sulle loro capacità per trovare il proprio destino. Questo figlio di papà c’entra ben poco con il Paese, con la politica ancora meno”, conclude.