Home Nazionale Mafia: Andò, fui io a dire a Borsellino che era minacciato di morte

Mafia: Andò, fui io a dire a Borsellino che era minacciato di morte

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Palermo, 7 apr. (AdnKronos) – Dopo la strage di Capaci, il Governo allora in carica allora sapeva che Paolo Borsellino era tra i futuri bersagli di Cosa nostra. Ma al giudice ucciso da lì a poco nella strage di via D’Amelio non venne detto nulla. Nonostante il Capo della Polizia di allora, Vincenzo Parisi avesse diramato una informativa contenente l’allarme. Lo conferma oggi in aula, al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, l’ex ministro della Difesa Salvo Andò. L’ex ministro racconta di un incontro all’aeroporto di Roma Fiumicino. Fu proprio lui a dire a Borsellino che c’era una informativa con il nome di Borsellino tra le persone a rischio, minacciate di morte. Salvo Andò fa confusione sulla data dell’incontro. Alla fine dice che l’incontro potrebbe e essere avvenuto “a fine giugno”.
“Ho parlato a Borsellino, che era in compagnia della moglie, della informativa del Capo della Polizia Parisi – racconta Andò – e indicava me e Borsellino come soggetti ad altissimo rischio. Avevo subito capito che non ne fosse a conoscenza. Mi sembrò impressionato”.
Salvo Andò nel giugno del 1992 era da poco stato nominato ministro della Difesa. Come racconta oggi, dopo averlo già fatto al processo sulla strage di Borsellino, incontrò all’aeroporto di Fiumicino Paolo Borsellino che si trovava con la moglie e Liliana Ferraro di ritorno da Bari, “l’ultima domenica di giugno” 1992. “Io ricordavo quell’incontro in periodo precedente” premette Andò, che era capogruppo del suo partito. “Fu un incontro occasionale. Lo vidi e mi avvicinai. Ricordo che avevo ricevuto la nota del prefetto Parisi dalla quale si evinceva che da fonti loro risultava un progetto di omicidio per me e per Borsellino. Volevo capire di più e glielo dissi e mi sono accorto che lui non ne sapeva nulla. Lui mi sembrò sorpreso e ho capito che non sapeva nulla di quella informativa”.