Home Nazionale Mafia: Maria Falcone, su Francesca ho rispettato volere famiglia Morvillo

Mafia: Maria Falcone, su Francesca ho rispettato volere famiglia Morvillo

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Palermo, 18 apr. (AdnKronos) – “Sono profondamente rammaricata dalle parole del dottor Morvillo. Le sue accuse sono una tremenda ingiustizia anche perché lui stesso è stato per 24 anni vicepresidente della Fondazione e mai ha avanzato la proposta di un’iniziativa per ricordare la sorella. Da parte mia ho rispettato il volere di una madre addolorata che mi aveva fatto una specifica richiesta: non fare il nome di Francesca e non divulgare le sue foto”. Maria Falcone, sorella di Giovanni, il giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, commenta così con l’AdnKronos la decisione di Alfredo Morvillo e dell’anziana madre di abbandonare definitivamente il consiglio della Fondazione dedicata a Giovanni Falcone e a Francesca Morvillo, togliendone il nome.
Una scelta maturata nel tempo e a cui forse ha dato un’accelerazione la traslazione nel 2015 della salma del magistrato antimafia dal cimitero di Sant’Orsola, dove riposava accanto alla moglie, alla centralissima chiesa di San Domenico, il Pantheon dei siciliani illustri. “Io ho portato in Consiglio di amministrazione quella proposta – racconta adesso Maria Falcone – e Alfredo Morvillo non si oppose. Solo dopo espresse il suo disappunto”. Una scelta, quella di trasferire le spoglie del fratello, che la presidente della Fondazione definisce “molto dolorosa”. “Fu un sacrificio – dice – che ho fatto per consegnare Giovanni all’eternità perché lui e la sua lezione sono patrimonio di tutti”.