Home Nazionale Manovra: fonti settore, prosecuzione gara Gratta e Vinci in linea con regole

Manovra: fonti settore, prosecuzione gara Gratta e Vinci in linea con regole

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Roma, 15 nov. (AdnKronos) – “La prosecuzione della concessione Gratta e Vinci altri per nove anni era prevista espressamente nella gara pubblica europea del 2010 e questo dimostra che sono stati rispettati i principi di pubblicità, trasparenza e concorrenza che la normativa europea, sia il Trattato che le direttive comunitarie, tutelano”. E’ quanto fanno notare alcune fonti del settore dei giochi che non condividono la posizione espresse da Sistema Gioco Italia, la Federazione che rappresenta il comparto del Gioco e dell’Intrattenimento di Confindustria, che ha stigmatizzato le scelte in materia di Giochi contenute nel Decreto Fiscale al Senato e in particolare il rinnovo senza gara della concessione del Gratta & Vinci.
Il bando Gratta e Vinci, spiegano ancora queste fonti del settore, “venne infatti pubblicato in Gazzetta Europea proprio al fine di far conoscere agli operatori di gioco tutte le condizioni della concessione, ivi compresa la sua durata di nove anni più altri nove eventuali. Giova inoltre sottolineare come non si tratti di un rinnovo automatico ma della prosecuzione per un periodo già previsto sia dal bando di gara sia dal contratto di concessione, decisa con la espressa decisione dello Stato di attivare una clausola contrattuale in vigore e a fronte del rinnovato pagamento di una ‘una tantum’ di 800 milioni di euro, pari all’importo già versato dal concessionario nel 2010”.
La prosecuzione della concessione, rilevano ancora, “è quindi del tutto in linea non solo con il principio generale della certezza del diritto ma anche con le numerose sentenze della Corte di Giustizia che hanno ritenuto che ‘nell’attribuire concessioni … l’autorità competente è tenuta a un obbligo di trasparenza consistente in particolare nel garantire, ad ogni potenziale offerente, un livello di pubblicità adeguato, tale da consentire l’apertura della concessione alla concorrenza nonché il controllo sull’imparzialità delle procedure di attribuzione'”, come si evince da una sentenza del 13 settembre 2007.

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