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ManpowerGroup Meos, fino a giugno assunzioni ancora deboli

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Roma, 14 mar. (Labitalia) – Secondo i risultati dell’indagine trimestrale di ManpowerGroup Meos (ManpowerGroup employment outlook survey) per il periodo aprile-giugno 2017, i datori di lavoro italiani riferiscono intenzioni di assunzione deboli. Il 4% di loro si aspetta di incrementare il proprio organico, il 4% prevede un calo nelle assunzioni, mentre secondo il 90% non vi sarà alcuna variazione. A seguito degli aggiustamenti stagionali, la previsione si attesta a quota -2%. Le intenzioni di assunzione restano relativamente stabili rispetto al trimestre precedente, mentre peggiorano di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno.
“Le aziende -commenta Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea ed Europa Orientale ManpowerGroup- stanno affrontando in questa fase le conseguenze della forte crisi economica degli scorsi anni. Nei prossimi tre mesi, solo il 4% dei datori di lavoro intervistati per il Meos pensa a un incremento del proprio organico. Tuttavia, ci sono diverse opportunità per chi saprà sviluppare e proporre le giuste competenze sul mercato del lavoro”.
Ad esempio, spiega, “cresce la richiesta di profili altamente qualificati come sviluppatori, figure sales e ingegneri e numerose sono le opportunità nell’innovativo comparto del Fintech che negli ultimi anni ha rivoluzionato il settore Finance e Banking”. “Fattori tecnologici e demografici stanno influenzando i modelli di business tradizionali e le competenze dei lavoratori sono destinate a evolversi di conseguenza. D’altra parte, le aziende dovranno muoversi in una prospettiva temporale di medio-lungo termine e implementare pratiche di lavoro flessibile”, aggiunge.
Per il secondo trimestre del 2017, i posti di lavoro sono previsti in calo in tre aree geografiche su quattro. Il mercato del lavoro più debole sarà quello del Sud-Isole, dove i datori di lavoro dichiarano una previsione netta sull’occupazione pari a -4%. Nel Nord-Ovest e nel Centro Italia i datori di lavoro riferiscono prospettive di assunzione deboli, con previsioni pari a -3% e -2%. Tuttavia, i datori di lavoro del Nord-Est prevedono un modesto aumento del numero di occupati e riferiscono una previsione del +2%.
Si prevede che tra aprile e giugno 2017 il numero dei dipendenti calerà in 5 dei 10 settori industriali. Le prospettive di assunzione più deboli sono quelle relative al settore minerario ed estrattivo, per il quale la previsione netta sull’occupazione è negativa e si attesta a -15%.
Tuttavia, è prevista una crescita del numero di dipendenti in tre settori: finanziario e assicurativo, quello dell’elettricità, gas e acqua e Horeca, con previsioni pari a +5% +3% e +2%, rispettivamente.
Dopo le turbolenze degli scorsi anni, il settore finance e assurance, nel corso degli ultimi mesi sembra essere entrato in una fase di ripresa che ha portato al rafforzamento delle funzioni fortemente ridotte negli anni della crisi e al conseguente incremento della richiesta di profili soprattutto con un alto livello di seniority. A questo si aggiungono i forti investimenti che molte banche e assicurazioni stanno facendo in progetti d’innovazione e a una crescita del fintech dove è forte la richiesta di personale specializzato nell’analisi dei dati e nella user experience.
Per il secondo trimestre 2017, i datori di lavoro delle aziende di grandi dimensioni (con 250 o più dipendenti), prevedono un modesto aumento del numero di occupati, segnalando una previsione netta sull’occupazione pari a +8%. Anche i datori di lavoro di aziende di medie dimensioni (50-249 dipendenti), prevedono una modesta crescita degli organici, riferendo una previsione pari a +2%.
I datori di lavoro delle aziende di piccole dimensioni (10-49 dipendenti), riferiscono, invece, un andamento occupazionale fermo, con una previsione pari allo 0%, mentre i datori di lavoro delle micro aziende (meno di 10 dipendenti) prevedono un calo del personale, segnalando una previsione pari a -2%.