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Mare fuori stagione ‘reinventato’ con percorsi enogastronomici

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Crotone, 29 set. (Labitalia) – Il turismo al mare fuori stagione può essere ‘reinventato’ affiancandolo a percorsi enogastronomici, rendendo la cantina la protagonista principale, grazie alla programmazione e alla progettazione, finalizzata anche ad evitare la sovrapposizione di eventi. Puntando poi sulla formazione continua, a partire dal basso e dalla scuola, è passaggio obbligato. Questa la sintesi del simposio dedicato al ‘Turismo enogastronomico-Le terre del vino nuove città d’arte’, che si è svolto in occasione della convention nazionale 2017 delle Città del vino, ospitata a Cirò, Cirò Marina e Melissa (Crotone).
A proporre questa nuova visione turistica Magda Antonioli Corigliano, direttrice del master in Enogastronomia e turismo per la promozione dei territori all’Università Bocconi di Milano, il direttore dell’Astra Ricerche, Cosimo Finzi, e Francesco Antoniolli, presidente delle Strade del vino e dei sapori del Trentino. “Bisogna smetterla di far arrivare gente nel mese di agosto -ha sottolineato Antonioli Corigliano- ma adoperarsi a riempire i vuoti di altri periodi dell’anno puntando alla destagionalizzazione. Questo percorso è possibile seguendo la politica che si è fatta per la promozione dei borghi che sta dando ottimi risultati”.
” Questo territorio -ha aggiunto Finzi- ricco per storia e cultura ha tutto ciò che può fare la differenza. L’enoturismo non è più di nicchia, bisogna assecondare i gusti e le esigenze dell’ospite e, soprattutto, fare in modo che il turista non stia in un solo posto ma goda di una proposta ampia e interterritoriale. La cantina può quindi legarsi al territorio. La proposta della pensione completa è nemica di questo modello”.