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Mareblu, crowdfunding on line per difendere il mare

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Milano, 16 mar. (Labitalia) – Mareblu lancia ‘Dalla parte del blu’, campagna di crowdfunding che da oggi chiama i consumatori a scegliere come saranno ripartiti i 50.000 euro che l’azienda conserviera mette a disposizione di Legambiente per sostenere quattro importanti progetti a difesa del mare: la pulizia dei litorali e dei fondali marini della campagna ‘Spiagge e Fondali Puliti’, le attività del Centro recupero tartarughe di Manfredonia (Foggia) per la cura e la riabilitazione di esemplari feriti, la ricerca Sos Marine Litter sull’inquinamento dei mari italiani, le iniziative didattiche del MuSea, il Museo vivo del mare e della dieta mediterranea di Pollica (Salerno).
Gli utenti sceglieranno online a che progetto destinare i fondi messi a disposizione da Mareblu. Con ‘Dalla parte del blu’, la seconda azienda italiana nel mercato delle conserve ittiche si rivolge ai consumatori, facendone i protagonisti assoluti di un’innovativa campagna di sensibilizzazione ambientale capace di coinvolgere il grande pubblico e sviluppata in collaborazione con Legambiente e la piattaforma di Csr 1ClickDonation di CrowdM.
Collegandosi al sito www.dallapartedelblu.it, infatti, gli utenti hanno la possibilità di informarsi sui quattro progetti di Legambiente a salvaguardia dell’ecosistema marino e scegliere quello a cui ‘donare un click’. Questo gesto di preferenza semplice e gratuito, inoltre, potrà essere condiviso dagli utenti sui principali social network. A conclusione della campagna, che proseguirà fino al 22 maggio, Mareblu regalerà a Legambiente 50.000 euro: 25.000 euro saranno distribuiti in parti uguali fra i quattro progetti, mentre i restanti 25.000 saranno suddivisi in base al numero di click ricevuti da ciascuna iniziativa.
Thai Union, la multinazionale thailandese di cui fa parte Mareblu, si è impegnata per far sì che tutto il suo tonno branded sia sostenibile e che entro il 2020 almeno il 75% del tonno branded sia certificato dal Marine stewardship council (Msc), uno dei programmi di etichettatura e certificazione più autorevoli al mondo per la pesca sostenibile, o proveniente da pescherecci che hanno intrapreso un percorso di miglioramento della pesca (Fip-Fishery improvement project) secondo i principi Msc al fine di ottenere la certificazione.
Il primo passo di questo impegno è stato il lancio, nel 2016, della prima referenza di tonno skipjack certificata Msc sul mercato italiano, cui faranno seguito, già a partire dal 2017, altri prodotti con il marchio blu Msc Pesca Sostenibile.
“Mareblu -ha dichiarato Matteo Scarpis, direttore generale Mareblu- collabora con Legambiente già da qualche anno sostenendo 4 progetti e studi ambientali in Italia. Quest’anno con Dalla parte del Blu abbiamo deciso insieme a Legambiente, di chiedere direttamente ai nostri consumatori di decidere come preferiscono allocare il 50% del contributo che Mareblu ha destinerà a questi 4 progetti”.
“Questa collaborazione in Italia -ha ricordato- si inserisce in un più ampio e ambizioso piano strategico di sostenibilità del gruppo Thai Union, di cui Mareblu fa parte, chiamato SeaChange. Questo programma è articolato in 4 aree principali: l’approvvigionamento responsabile, i processi di produzione sostenibile, la legalità e sicurezza sul lavoro e l’attenzione per le persone e le comunità in cui Thai Union opera”.
“Dalla parte del blu -ha commentato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente- è una campagna di sensibilizzazione innovativa che promuove e valorizza i principali progetti della nostra associazione a difesa del mare italiano”.
“La partnership con Mareblu -ha assicurato- prosegue su un percorso di confronto e collaborazione fecondo per noi e per l’azienda, che in questi anni ha sviluppato un approccio alla sostenibilità sempre più proattivo, concreto e virtuoso anche per il suo business. Il lavoro messo in campo per migliorare le prestazioni ambientali della filiera produttiva di Mareblu è il risultato concreto e tangibile di questo lavoro comune”.

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