Home Nazionale Messina: arresti per concussione, intercettazioni svelano tangenti

Messina: arresti per concussione, intercettazioni svelano tangenti

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Palermo, 28 apr. (AdnKronos) – Per ‘oliare’ la macchina bastavano 12mila euro da dividere in quattro. Intercettato dalle cimici dei carabinieri Giuseppe Giuffrida, imprenditore di origini catanesi ma operante nel messinese, deceduto nel novembre del 2014, spiegava quanto spettava a ciascuno. “Va bene… sono 12… aspetta, minchia… sono stati contati….” diceva a Giuseppe Recupero, il vice sindaco di San Filippo del Mela (Messina) arrestato insieme al primo cittadino, Pasquale Aliprandi, con l’accusa di concussione. Sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri del Ros è finito l’iter autorizzativo del parco commerciale, denominato ‘La città della moda, del commercio e della tecnologia’ in contrada Archi. Proprio a Giuffrida, secondo la tesi dell’accusa, sarebbe toccato di mediare i rapporti con le Amministrazioni interessate a sbloccare il progetto rimasto a lungo in una fase di stallo.
Così il 20 settembre 2011 in auto con Recupero, all’epoca dei fatti assessore al Commercio, Giuffrida diceva: “…gli toccano tremila euro l’uno ….ne fanno l’uso che vogliono insomma….”, confermando, spiegano gli investigatori dell’Arma, che la somma di 12.000 euro appena consegnata all’indagato era da dividere equamente tra quattro persone. Una conversazione, quella intercettata, avvenuta poco distante dal cimitero, dove i due erano giunti a bordo della vettura di Giuffrida ritenendolo un luogo più sicuro rispetto al centro cittadino. “Giuffrida si è premurato – spiegano adesso i carabinieri – di non potare con sé il cellulare per evitare possibili localizzazioni”.