(AdnKronos) – (Adnkronos) – Sempre sul fronte del microcredito alle pmi la giunta regionale del Veneto con deliberazione del 3 dicembre 2013 ha previsto i finanziamenti agevolati di importo limitato, che costituiscono aiuti alla liquidità di quelle imprese che si trovano in situazioni di momentanea difficoltà finanziaria e non riescono a far fronte al pagamento di utenze di energia elettrica, acqua, gas, telefono fisso e connessione reti telematiche o a rate di mutuo e/o canoni di leasing relativi ad operazioni finanziarie. Tali finanziamenti possono variare, da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000 euro con una durata compresa fra 36 e 60 mesi, incluso un periodo di preammortamento non superiore a 12 mesi, a fronte di pagamenti effettuati negli ultimi 24 mesi antecedenti la domanda di agevolazione. Considerata la natura di tale tipologia di finanziamenti, la delibera aveva previsto un periodo di sperimentazione, sino il 30 giugno 2014, successivamente prorogato sino al 30 giugno 2018.
Di più, la giunta regionale del Veneto ha deciso di destinare le risorse del POR FESR, pari a euro 10 milioni, oltre a ulteriori risorse regionali, per la costituzione di un’apposita sezione regionale del Fondo centrale di Garanzia la cui riforma, adottata con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 6 marzo 2017 entrerà a regime a decorrere dal primo gennaio 2018.
L’obiettivo che la Regione Veneto vuole realizzare con gli interventi sul fronte dell’aiuto alle Pmi è quello di consentire alle imprese di lasciare inalterate le linee di credito attualmente aperte oppure di riuscire ad ottenere liquidità addizionale, sia attraverso garanzie dirette o rilasciate dai confidi a loro volta oggetto di riassicurazione, sia attraverso finanziamenti con un tasso di interesse calmierato rispetto a quelli applicati dal mercato.